NEWS 8/1/2021 – IL MINISTERO INVIA DISPOSIZIONI PER LE ATTIVITA’ DAL 7 AL 16 GENNAIO

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato agli USR ed alle scuole la nota n° 13 di accompagnamento al decreto-legge 5 gennaio 2021, n. 1 recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
Si dispone che dal 7 al 16 gennaio, le attività nei servizi educativi e nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado riprendono integralmente in presenza ad eccezione delle zone rosse dove per il secondo e terzo anno della secondaria di primo grado è prevista l’attività didattica a distanza.
Per la scuola secondaria di secondo grado, fino al 9 gennaio, l’attività si svolge a distanza, con le deroghe previste per l’uso dei laboratori e per il proseguimento dei progetti di inclusione scolastica; dall’11 al 16 gennaio nelle regioni gialle ed arancioni riprenderà con modalità flessibili, garantendo almeno al 50 per cento della popolazione studentesca l’attività didattica in presenza, ad eccezione delle zone rosse dove l’attività è prevista al 100% a distanza con le deroghe di cui sopra.
Le attività in presenza nelle scuole superiori dovrà essere realizzata secondo quanto previsto dai piani operativi. La nota conferma la facoltà data alle Regioni e agli Enti locali di intervenire con provvedimenti più restrittivi e governatori e sindaci ne hanno abbondantemente approfittato.

LE REGIONI CHIEDONO AL GOVERNO DI VACCINARE

Molte Regioni hanno sollecitato il Governo a inserire docenti e studenti almeno nella fase 2 della campagna vaccinale, quella rivolta invece agli over 80 da febbraio. Questo anche perché, come afferma l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, «vaccinarli in estate avrà poco senso, visto che i risultati si avrebbero nell’anno scolastico 2021-22 quando, si spera, le ondate pandemiche saranno solo un brutto ricordo». Per fare questo bisogna che venga modificato il piano varato dal Parlamento e come dice Arcuri: «Il Parlamento ha votato un piano vaccinale ma è sovrano e può modificarlo». E nel governo confermano che «se ne sta parlando». Il governo pare stia lavorando a questo e l’idea è quella di inserire il mondo della scuola subito dopo i grandi anziani ma prima dei 60-70enni, il che vorrebbe dire iniziare a vaccinare docenti, non docenti e alunni già da marzo o al più tardi aprile.
Intanto le Regioni in attesa del vaccino continuano ad andare in ordine sparso e gli studenti ieri hanno manifestato in molte parti d’Italia e alcuni hanno iniziato lo sciopero della “disconnesione”. Anche i Consigli d’Istituto si muovono, ieri a Roma il coordinamento dei rappresentanti dei consigli di istituto del Lazio ha protestato davanti a Montecitorio per dare alle scuole una rete di trasporto pubblico riservata e non solo corse aggiuntive su quelle già esistenti: «Altrimenti si costringono le scuole a far iniziare le lezioni alle 10. Con i mezzi riservati non sarebbe necessario».

SUPPLENTI COVID: STIPENDIO DI NOVEMBRE A META’ GENNAIO

Il Ministero ha comunicato che gli stipendi per i “supplenti covid” rimasti da pagare dal novembre 2020, saranno messi in liquidazione da metà gennaio. Si tratta circa del 20% degli stipendi del personale interessato. Sempre con la rata di metà gennaio sarà pagato lo stipendio di dicembre 2020.

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==> vedi PDF – News 8-1-2021

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