Mentre il governo ha deciso di non riaprire le scuole fino a settembre ( a parte l’esame di maturità che pare si farà in presenza) ancora non si sta facendo niente per adeguare le strutture scolastiche e renderle compatibili con l’emergenza in corso, anzi il governo non ha ancora la più pallida idea di cosa fare.
Intanto si surriscalda il fronte interno alla maggioranza di governo contro la ministra: i capigruppo dei senatori del Pd e di Leu, rispettivamente Andrea Marcucci e Loredana De Petris, hanno presentato emendamenti al dl scuola (DL n° 22 del 8 aprile che deve essere convertito in legge) che di fatto smantellano i bandi di concorso già ufficializzati dalla ministra e puntano alla stabilizzazione dei precari in prevalenza con i titoli dei precari (perlomeno 40 mila assunzioni subito). Un fronte su cui potrebbe esserci la saldatura con la Lega, che da tempo segue una strada analoga alla sanatoria con il presidente della VII commissione Mario Pittoni. Infatti nella video conferenza tra la ministra Azzolina e i capigruppi della maggioranza, che si è tenuta il 27aprile, Pd e Leu avevano ribadito, alla luce dell’emergenza sanitaria in atto, la richiesta di rivedere le norme concorsuali di reclutamento stabilite nello scorso dicembre per procedere all’assunzione dei precari sin dal prossimo settembre. Visto il no ribadito dalla Azzolina. Marcucci e De Petris hanno quindi presentato emendamenti che tengono conto dei rilievi posti nel corso delle audizioni in Senato delle forze sociali, associazione e sindacati. L’obiettivo è di valorizzare i titoli ed evitare le prove.
Altri emendamenti sicuramente verranno presentati a breve ( il termine per presentarli scade il primo maggio) per riaprire le graduatorie d’istituto sin da ora, senza attendere il 2021 come scritto nel decreto.
L’ultimo dpcm del 26 aprile proroga fino al 17 maggio le misure di contenimento del contagio da Covid-19 previste per le scuole. ==> continua a leggere