Il decreto Sostegni Bis cambia i connotati alle graduatorie provinciali per le supplenze trasformandole, di fatto, in nuove GaE. Infatti diventeranno il canale per le assunzioni a tempo indeterminato, un canale parallelo a quello dei concorsi ordinari. Il decreto per ora prevede immissioni in ruolo per la prima fascia e con il requisito richiesto delle tre annualità di servizio ma non è da escludere, però, l’estensione alla seconda fascia se verrà approvato un emendamento in tal senso. I docenti inseriti in prima fascia che potrebbero beneficiale delle assunzioni straordinarie sarebbero circa 18500 ma includendo la seconda fascia, si potrebbe raggiungere quota 80mila. Un altro emendamento possibile sarebbe quello di eliminare il requisito dei tre anni e riservare le assunzioni solamente ai precari iscritti in prima fascia. Se invece il decreto non verrà modificato le assunzioni saranno del tutto insufficienti.
Comunque sia perlomeno le GPS di prima fascia dovranno essere ripubblicate in quanto contengono numerosi errori, infatti ora che le segreterie hanno provveduto a controllare i titoli presentati e i punteggi e visto che sono stati riscontrati numerosi errori, con diversi candidati che sono stati addirittura esclusi o il cui punteggio è stato rettificato, non è possibile utilizzarle, così conciate, per le immissioni in ruolo.
PROROGHE SUPPLENZE ATA SOLO COL CONTAGOCCE
Il Ministero ha emanato la nota 17060 del 1° giugno 2021 riguardante le proroghe delle supplenze del personale ATA. Questa nota ricalca sostanzialmente, nei suoi contenuti, quelle emanate nei precedenti anni scolastici e cioè “Le proroghe devono, pertanto, essere richieste dai dirigenti scolastici nei casi di effettiva necessità qualora non sia possibile assicurare l’effettivo svolgimento dei servizi di istituto mediante l’impiego di personale a tempo indeterminato e di personale supplente annuale.” Della serie arrangiatevi!
CONVERTITO IN LEGGE IL DECRETO BRUNETTA SUI NUOVI CONCORSI
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto legge n.44/2021 convertito in legge 76/2021. L’articolo 10 contiene la riforma dei concorsi pubblici. Così commenta radioso il ministro Brunetta in gergo neoliberista: “Addio carta e penna, la Pa entra finalmente nella modernità. D’ora in poi prove digitali, selezioni rapide e trasparenti, stop al gigantismo dei concorsi. L’articolo 10 è stato il primo atto della scommessa sul capitale umano pubblico che abbiamo messo al centro della ripresa”.
La legge prevede al comma 1 dell’art. 10 “modalità semplificate di svolgimento delle prove, assicurandone comunque il profilo comparativo: a) nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale, l’espletamento di una sola prova scritta e di una prova orale; b) l’utilizzo di strumenti informatici e digitali e, facoltativamente, lo svolgimento in videoconferenza della prova orale, garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche che ne assicurino la pubblicità, l’identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali e nel limite delle pertinenti risorse disponibili a legislazione vigente; c) per i profili qualificati dalle amministrazioni, in sede di bando, ad elevata specializzazione tecnica, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti e strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite, ai fini dell’ammissione a successive fasi concorsuali;”
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art. 10 legge 76 del 28-5-2021
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