COME SARANNO LE NUOVE GRADUATORIE D’ISTITUTO
Ecco come gli emendamenti presentati hanno modificato il DL 22 riguardo alle graduatorie d’istituto nella sua fase di conversione in legge, da effettuarsi entro il 7 giugno.
Saranno istituite nuove graduatorie provinciali che andranno in coda alle graduatorie a esaurimento saranno utilizzate dagli UST per individuare gli aventi titolo alle supplenze annuali al 31 agosto o al 30 giugno.
Da queste graduatorie provinciali saranno tratte quelle d’istituto che saranno utilizzate dai dirigenti scolastici per disporre le supplenze brevi e saltuarie non annuali.
Le disposizioni attuative saranno ordinanze ministeriali per ridurre al minimo i tempi di esecuzione , tempi ristrettissimi a causa della necessità di utilizzare i nuovi elenchi già per le assunzioni a tempo determinato già da agosto per poter riaprire le scuola dal 1° settembre. Le assunzione a t.d. dovrebbero oscillare tra 250mila a 350mila a seconda delle scelte “politiche” che verranno fatte dal ministero.
Gli aventi titolo a essere inclusi nelle nuove graduatorie provinciali avranno diritto a essere inseriti anche nelle graduatorie di istituto di 20 istituzioni scolastiche. E la richiesta andrà presentata contestualmente all’inoltro della domanda di inclusione nelle nuove graduatorie provinciali.
Il ministero fisserà i termini per la presentazione delle domande e le modalità di presentazione delle stesse, definirà le caratteristiche degli aventi titolo, i punteggi da assegnare e le procedure di scorrimento. La I fascia, dunque, non dovrebbe essere interessata alle modifiche previste dal decreto-legge di conversione, visto che le nuove graduatorie provinciali si configurano come graduatorie di coda rispetto alle graduatorie a esaurimento.
PER DIVIDERE LE CLASSI SERVONO PIU’ AULE, PIU’ DOCENTI E PIU’ PERSONALE ATA
Per organizzare la didattica in presenza con le classi raddoppiate, perlomeno nel primo ciclo come prevede il piano elaborato dal comitato di tecnici presieduto da Patrizio Bianchi, servono circa 100mila docenti in più, ovviamente con supplenza annuale al 30 giugno per rubare lo stipendio dei mesi di luglio ed agosto. Se sommiamo gli oltre 200.mila che erano previsti più i 32mila del concorso straordinario che saranno assunti a t.d. Più i 100mila previsti da Bianchi arriviamo alla cifra di circa 350mila , quasi la metà dell’attuale organico dei docenti precario!
Contro questa oscenità bisogna lottare affinché ci siano perlomeno assunzioni in ruolo su tutti i posti attualmente vacanti
Non siamo d’accordo sulla decisione di ridurre i giorni e le ore di lezione, una delle ipotesi infatti sarebbe quella di derogare dal tetto dei 200 giorni minimi di lezione perché l’anno sia valido, dal monte ore complessivo dell’orario scolasticoda assolvere (fino a un meno 20%, e dunque 40 ore in meno), e della durata delle lezioni, che potranno arrivare fino a 40 minuti, per una diversa articolazione e composizione di classi o sezioni.
Per le superiori il comitato prospetta invece un mix di lezioni in presenza e on line, con lo stesso numero di docenti!
E ANCHE UN “SALVAGENTE” AI PRESIDI
Il preside è equiparato a un datore di lavoro e quindi in caso di errore nell’attuazione dei protocolli di sulla sicurezza potrebbero scattare denunce sia penali che civili.
La soluzione che propone Bianchi per tranquillizzare i presidi è di considerare punibili esclusivamente il dolo e la colpa grave, almeno fin quando durerà l’emergenza.
E COME SE NON BASTASSE ANCHE CORSI DI FORMAZIONE ESTIVI PER I DOCENTI
Per ottimizzare la dad Bianchi prevede un’adeguata formazione dei docenti, che dovrebbe avvenire in estate, così da recuperare i gap esistenti tra diverse scuole.
CHIARITO L’ENIGMA SULLA “FRAGILITA’” DEI DOCENTI
La circolare emanata dal ministero il 28 maggio scorso (8464) prevede che i docenti a rischio, in caso di contagio da Covid-19, designati commissari per gli esami di maturità, potranno partecipare alle sessioni in smart working.
Quanto alla situazione di “fragilità” la circolare omette di indicare le procedure e i presupposti per farsela riconoscere. E in ciò non aiuta neanche il protocollo integrato da un documento tecnico che si limita a specificare: «L’individuazione dei lavoratori fragili può essere effettuata anche dal medico di base, qualora non sia possibile ricorrere al medico competente o ai servizi Asl».
Ai sensi dell’articolo 26, comma 2, del decreto-legge 18/2020 l’accertamento della situazione di fragilità spetta ai «competenti organi medico legali».
La presidenza del consiglio dei ministri ha dovuto spiegarne il significato con la circolare 27 marzo 2020 ed ha chiarito che i competenti organi medico legali altro non sono se non i medici preposti ai servizi di medicina generale (cosiddetti medici di base o di famiglia) o comunque i medici convenzionanti con il sistema sanitario nazionale.
Quindi in sintesi per essere considerati “fragili” è sufficiente un certificato, in formato cartaceo o informatico, rilasciato dal medico di famiglia.
SCIOPERO DELL’8 GIUGNO: LA COMMISSIONE DI GARANZIA CHIEDE LA REVOCA
La Commissione di garanzia per l’attuazione degli scioperi ha chiesto ai sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl e Uil, Snals e Gilda di revocare urgentemente lo sciopero nazionale annunciato per lunedì otto giugno. La ragione è «il mancato rispetto del termine di preavviso», infatti il periodo di tempo necessario al preavviso non dev’essere inferiore a 15 giorni e l’indizione è stata fatta il 29 maggio.
Inoltre non è stato rispettato neanche il distanziamento di sette giorni rispetto allo sciopero dichiarato dal sindacato Adl Cobas per il 5 giugno.
«Per noi i tempi sono stati rispettati” afferma la Cgil ma sarebbe bene che si ricordasse che quelle leggi le ha volute proprio lei insieme a Cisl e Uil per ostacolare gli scioperi dei sindacati di base.
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