CHIUSE LE ISCRIZIONI ESPLODE IL PROBLEMA DELLE CLASSI POLLAIO
Una volta chiuse le iscrizioni degli allievi per il prossimo anno scolastico esplode il problema delle classi pollaio. Infatti il ministero finora non ha fatto niente per ridurre il numero di alunni per classe e considerando anche il fatto che lo scorso anno scolastico causa pandemia praticamente nessuno è stato bocciato, se non si corre ai ripari, l’anno scolastico 2021-22 sarà ingestibile.
In prima linea anche i dirigenti scolastici che per voce del presidente dell’ANP chiedono un aumento di aule e di organici di docenti ed ATA e aspettano di giocare la partita col ministero a marzo quando si discuterà degli organici. Nel frattempo gli studenti delle superiori continuano ad occupare le scuole ed a Roma la Procura, in controtendenza rispetto ad alcune precedenti pronunce della Cassazione, ha chiesto al gip l’archiviazione delle denunce presentate contro gli studenti occupanti affermando che essi starebbero semplicemente esercitando i diritti di «riunione e manifestazione» garantiti dalla Costituzione e che: «Gli studenti devono essere considerati soggetti attivi della comunità scolastica e partecipi alla sua gestione».
MATURITA’ TUTTO RIMANDATO PER CRISI DI GOVERNO
In questi giorni il ministero doveva decretare definitivamente sulle modalità di svolgimento del prossimo esame di maturità ma tutto è rimandato, bisogna aspettare infatti che la crisi sia passata.
Una volta passata la crisi poi l’ordinanza dovrà passare anche al vaglio del Consiglio superiore della pubblica istruzione prima di essere emanata. Invece di perdere tempo ad emanare il suo micidiale atto di indirizzo volto ad aziendalizzare definitivamente la scuola pubblica Azzolina avrebbe fatto meglio a preparare l’ordinanza e ad inviarla al CSPI, si sapeva che la crisi di governo era alle porte.
GRADUATORIE TERZA FASCIA ATA C’E’ LA BOZZA DI DECRETO
Ancora non si sa niente sulla tempistica, infatti il Ministero aveva inizialmente previsto come finestra temporale per la presentazione della domanda il periodo 1° febbraio – 2 marzo ma causa crisi sicuramente ci sarà uno slittamento. Comunque pubblichiamo la BOZZA DECRETO e la BOZZA DELLA TABELLA DEI TITOLI VALUTABILI in modo che gli interessati possano già da ora avere un’idea come orientarsi. Su questi testi dovrà esprimersi il CSPI. Dopo il parere il Ministero elaborerà il bando definitivo.
NUOVO PEI SOSTEGNO SI RIVOLTANO LE ASSOCIAZIONI
“Non è vero che la ministra Azzolina ci ha ascoltato, questo Piano educativo dell’alunno con disabilità va fermato”, così in sintesi il CoorDown che raduna le associazioni nazionali delle persone con sindrome di down e continua: “Avevamo già espresso dissenso, avevamo scritto alle massime cariche dello Stato e proposto modifiche. Il ministero dell’Istruzione, che vanta di aver steso il documento in collaborazione con il mondo della scuola e le associazioni, in verità è andato avanti senza ascoltarci … nella riforma del Pei ci sono i segnali di un’impostazione culturale che indica un’inversione di rotta nel processo di inclusione, fiore all’occhiello da sempre del nostro Paese. Parliamo del concetto di esonero da materie di studio, non si capisce che cosa farà l’alunno quando non seguirà la lezione in classe. Questa era una cattiva prassi duramente combattuta negli anni e che ora assume piena legittimità, una prassi pericolosa che va a cozzare con uno dei fondamenti dell’inclusione per cui in qualsiasi disciplina, per quanto complessa possa essere, c’è comunque la possibilità di semplificare e facilitare i contenuti in modo da renderli fruibili per tutti gli alunni, nessuno escluso”.
Un altro aspetto preoccupante è il cambiamento dell’assegnazione e della quantificazione delle ore di sostegno, che si sostituisce al procedimento attuale imperniato sulla gravità della condizione di disabilità, che porterà ad un altro taglio delle ore dedicate (spariranno 5.000 posti sul sostegno, lo dice chiaramente la relazione tecnica alla Legge di bilancio), anche se Max Bruschi continua a spargere fumo dicendo che va tutto bene.
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