Azzolina ieri ha incontrato i sindaci delle 14 città metropolitane, dove vive un terzo degli studenti italiani, per discutere sulla data di riapertura di tutte la scuole. L’incontro aveva la finalità di trovare un accordo onde evitare quello che in parte è già accaduto: il governo riapre e i sindaci chiudono. L’incontro si è chiuso con un nulla di fatto perché di fronte alla posizione di Conte e Azzolina che vogliono riaprire almeno in parte le scuole superiori (e medie nelle regioni rosse) perché si vergognano di aprire allo shopping natalizio lasciando le scuole chiuse i sindaci sono stati categorici: si riapre se ci sono le condizioni e cioè:
• incremento dei mezzi di trasporto;
• scaglionamento degli ingressi e quindi il necessario aumento dell’organico del personale scolastico;
• presidi sanitari nelle scuole per tamponi rapidi e tracciamenti;
Chiaramente queste precondizioni non si raggiungono in pochi giorni, si doveva iniziare il lavoro all’inizio della pandemia, quindi l’alternativa è tra rimanere perlomeno fino a gennaio con scuole chiuse e con la vergogna dello shopping natalizio oppure far finta di riaprirle per qualche giorno a scartamento ridotto.
E’ per questo che nel governo ci sono scontri tra l’una e l’altra fazione, Azzolina,Conte, 5S e Italia viva premono per una miniriapertura a breve mentre Zingaretti, Franceschini e la maggioranza del PD vogliono la riapertura a gennaio.
PAGAMENTO SUPPLENTI COVID ULTIME NOVITA’
Il Ministero dell’Istruzione ha emanato la nota 28296 del 24 novembre 2020, ad integrazione della nota 27647 del 18 novembre 2020, al fine di fornire ulteriori precisazioni alle scuole in merito all’autorizzazione dei ratei stipendiali dei supplenti COVID (ex art. 231-bis DL 34/202).
Queste le indicazioni:
•i ratei stipendiali autorizzati entro il 24 novembre saranno inclusi nella emissione calendarizzata da NoiPA del 25 novembre 2020;
•i ratei stipendiali autorizzati in data successiva rientreranno nell’emissione speciale del 14 dicembre prossimo;
•i ratei che vengono autorizzati successivamente all’11 dicembre, i relativi cedolini saranno liquidati nel corso del 2021.
SMART WORKING SENZA CONTRATTO NELLA PA
La ministra della Funzione pubblica, Fabiana Dadone, durante un question time che si è tenuto alla camera dei deputati l’11 novembre, ha fatto sapere che l’emanazione delle linee guida sullo smart working nella pubblica amministrazione avverrà senza la previa stipula di un contratto ad hoc e il tavolo negoziale sarà aperto successivamente. Fino ad allora, dunque, i dirigenti della Pa (dunque anche nella scuola) applicheranno il lavoro agile in assenza della necessaria regolazione contrattuale
(a parte quella ipotesi di CCNI sulla DDI nella scuola, che comunque non ha valenza di CCNL e riguarda solo il personale docente).
In sostanza la ministra applica alla lettera la normativa instaurata da Brunetta per cui la legge non prevede più la possibilità per la contrattazione collettiva di derogare le norme di legge. Pertanto, anche i decreti attuativi di tali leggi, comprese le linee guida, non possono essere modificati dai contratti che quindi si limitano a recepirle (si veda il contratto sulla didattica a distanza).
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