Stamani ci sarà il consiglio dei ministri per le comunicazioni di Conte e le probabili dimissioni e l’avvio formale della crisi. In attesa di capire come proseguirà la crisi e chi sarà il nuovo ministro dell’Istruzione è stato sconvocato il previsto vertice tra la (ex?) ministra Azzolina ed i sindacati che doveva tenersi stamani per fare il punto sui fondi e i progetti del Recovery plan.
La scuola dovrà quindi attendere ancora per sapere il suo futuro, infatti questa è la fase più importante e dovremo lottare per ottenere il ritorno in sicurezza nelle scuole utilizzando le risorse del PNRR, soprattutto per avere una riduzione del numero di alunni per classe ed un aumento degli organici. Infatti non è per niente scontato che queste risorse, che per ora sono poche (complessivi 28,5 miliardi per istruzione e ricerca mentre ne servirebbero perlomeno il doppio), vengano utilizzate nel modo suddetto, infatti ci sono due scogli da superare:
il primo: l’Europa in cambio chiede che il PNRR sia orientato in senso neoliberista dove l’istruzione deve avere la funzione esclusiva di preparare e orientare al mondo del lavoro (un tapis roulant verso l’impresa come qualcuno dice);
il secondo: la bozza attuale del PNRR al punto 4 non prevede stanziamenti consistenti per un aumento degli organici e per l’edilizia scolastica e rispolvera la meritocrazia insita nella buona scuola di Renzi;
GRADUATORIE TERZA FASCIA ATA ANCORA INCERTA LA TEMPISTICA
Visto che le domande saranno molte (si stima circa due milioni) e che questo comporterà un notevole aggravio di lavoro per le scuole, il ministero sta valutando la scelta del periodo meno d’impatto per le scuole in modo da non farlo coincidere con le altre scadenze (rinnovo graduatorie 24 mesi ATA, mobilità ordinaria e annuale, ecc…).
Visto che le domande potranno essere presentate unicamente in modalità telematica e che per l’accreditamento su istanze online e la rigenerazione del codice personale è necessario il riconoscimento fisico dei candidati nelle segreterie scolastiche conviene nel frattempo prepararsi. Quindi chi ancora non è iscritto alle istanze on line può rivolgersi alle nostre sedi per la consulenza necessaria ad effettuare la procedura. Chi invece è già iscritto alle istanze on line verifichi se il servizio è ancora attivo entrando dentro le istanze utilizzando username e password.
RIMANE L’OBBLIGO DELLE MASCHERINE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Almeno per ora è salvo l’obbligo di portare le mascherine in classe per gli alunni delle primarie, infatti il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso cautelare presentato da alcuni genitori e ha fissato la camera di consiglio al 10 febbraio. I ricorrenti avevano chiesto al TAR di sospendere il DPCM del 3 dicembre nella parte in cui non prevede l’esenzione per i minori tra i 6 e gli 11 anni, come previsto dalle indicazioni internazionali Oms e Unicef.
NOTA DEL MINISTERO INVIA L’ACCORDO ANTISCIOPERO ALLE SCUOLE
È entrato in vigore l’accordo antisciopero, sottoscritto il 2 dicembre scorso dai rappresentanti dell’Aran e dei sindacati di regime Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda-Unams e Anief. L’accordo infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 dicembre e il testo è stato notificato ai dirigenti scolastici dal ministero dell’istruzione con la nota 1275 emanata il 13 gennaio .
Per una analisi dettagliata dell’accordo e della sua applicazione vedi Unicobas notizie n° 2/2020.
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