Oggi doveva uscire il testo ufficiale delle linee guida per la riapertura a settembre e invece è uscita la bozza, pare concordata con le Regioni. Vediamo in dettaglio quali saranno le regole da osservare con la riapertura delle scuole, sempre che la bozza non venga modificata.
Nella bozza di parla di turni giornalieri o settimanali e di riorganizzazione delle classi con una suddivisione in più parti; inoltre sono previste lezioni per gruppi di studenti di classi diverse (e anche di anni diversi), riunificazione di materie simili per spiegazioni comuni.
Il tutto sarebbe permesso secondo il ministero dal Regolamento 8 marzo 1999, n. 275, recante Norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche.
Pertanto in questo contesto di flessibilità le istituzioni scolastiche, sulla base degli spazi a disposizione e delle esigenze delle famiglie e del territorio, potranno effettuare ad esempio:
– una riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento;
– l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;
– una frequenza scolastica in turni differenziati, anche variando l’applicazione delle soluzioni in relazione alle fasce di età degli alunni e degli studenti nei diversi gradi scolastici;
– per le scuole secondarie di II grado, una fruizione per gli studenti, opportunamente pianificata, di attività didattica in presenza e didattica digitale integrata;
– l’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari;
– l’estensione del tempo scuola settimanale alla giornata del sabato, ove non già prevista, su delibera degli Organi collegiali competenti.
Dal 1° settembre a scuola anche gli studenti ‘bravi’ ‘se positivamente orientati al consolidamento dei contenuti didattici e delle competenze maturate’.
La bozza prevede che gli ingressi in aula saranno scaglionati per gli studenti delle Superiori fino alle 10 con file ordinate e distanziate e attenzione all’uso dei mezzi pubblici fuori dagli orari di punta. Dai 6 anni in su saranno necessarie mascherine e i banchi saranno singoli.
Piano B in caso di lockdown: didattica a distanza
In caso di lockdown, scatterà il cosiddetto ‘piano B’: si ricorrerà alla didattica a distanza, ma le chiusure potranno essere selettive e la didattica organizzata in base a disposizioni in via di preparazione con una piattaforma per i contenuti didattici
Niente aumento in generale di personale docente ed ATA , potrebbero arrivare degli insegnanti aggiuntivi SOLO in alcune scuole ma la decisione verrà presa più avanti quando saranno chiare le disponibilità di spazi e le criticità.
IN SOSTANZA TUTTE LE RESPONSABILITA’ E GLI AGGRAVI DI LAVORO VENGONO SCARICATI SULLE SCUOLE E CON UN MILIARDO PENSANO DI CAVARSELA MENTRE SI APPRESTANO A SPENDERE 3,5 MILIARDI PER L’ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI F 35, FACCIAMO CHE NON SIA COSI’.
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