La legge di bilancio 2025, approdata in Parlamento dopo l’okay del Consiglio dei Ministri, per la scuola ed il settore pubblico contiene solo tagli e provvedimenti negativi. Adesso ci saranno le audizioni e poi gli emendamenti che dovrebbero terminare entro il 10 novembre.
Nella bozza attuale per il 2025 è previsto un taglio dell’organico dei docenti e del personale Ata: 5.660 posti di docenti e 2.174 posti di personale ATA in meno.
Si introduce inoltre una significativa novità riguardante il personale delle pubbliche amministrazioni e quindi anche della scuola: la possibilità di prolungare il servizio fino al compimento dei 70 anni. Per la scuola questo chiaramente servirebbe ad evitare nuove assunzioni ed a tamponare i tagli di personale di cui sopra.
Altra “novità” è la conferma dell’estensione della carta del docente ai supplenti annuali al 31 agosto che doveva già essere pagata per il corrente anno scolastico ma non lo è stato finora per mancanza di fondi, tuttavia l’importo dovrebbe essere rivisto annualmente e potrebbe diminuire. Rimangono fuori i supplenti al 30 giugno per i quali come Unicobas abbiamo già ottenuto decine di sentenze favorevoli e quindi continueremo a fare ricorsi e a far pagare al MIM anche le spese processali a cui viene condannato.
Altra faccenda ridicola: è previsto nella legge lo stanziamento di una cifra miserevole per il rinnovo del contratto nazionale 2025-2027 quando ancora non è stato emesso neanche l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto 2022-2024 come quasi si volesse saltarlo a piè pari.
Tutto questo conferma le ragioni dello sciopero generale unitario della scuola del 31 ottobre indetto dall’Unicobas e da altri sindacati.
TUTOR E ORIENTATORI : LE NOZZE COI FICHI SECCHI
Il MIM si accinge a regolare per decreto le retribuzioni dei tutor e degli orientatori invece che per contratto come prevedono sia il DLgs 165/2001 che il CCNL 2019-2021.
Le risorse per finanziare questa geniale pensata scendono da 150 a 84 milioni e ciò quando Valditara si propone di estendere queste figure anche alla scuola del primo ciclo: le nozze coi fichi secchi.
PUBBLICATA IN GAZZETTA LA LEGGE 150 SUL VOTO IN CONDOTTA
È stata pubblicata il 16 ottobre 2024, in Gazzetta Ufficiale, la legge 1 ottobre 2024, n. 150 “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”, una legge varata in un’ottica puramente sanzionatoria e ispirata al principio di autorità, non supportata da alcun significato pedagogico; Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge il MIM dovrà provvedere, con uno o più regolamenti, alla revisione della disciplina sulla materia.
Il provvedimento entrerà in vigore il 31 ottobre 2024 in coincidenza con la data dello sciopero.
Un ulteriore motivo per scioperare e mostrare la propria contrarietà a questi progetti tutti ideologici ed autoritari privi di qualsiasi valore pedagogico.
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