Ci giunge notizia che in alcune parti d’Italia alcuni Uffici Scolastici Provinciali fanno pressione ai Dirigenti Scolastici per il recupero dei minuti delle ore di lezione ridotte durante la didattica a distanza. Evidentemente sfugge a questi uffici che le ore di lezione ridotte dovute alla particolare tipologia didattica provocata dall’emergenza Covid-19 non vanno affatto recuperate con ulteriori attività da svolgere in altri momenti per tutta una serie di motivi.
Infatti la tipologia didattica di cui in oggetto richiede una maggiore tempistica rispetto a quella necessaria in presenza. Inoltre in base a quanto sancito dal contratto nazionale di lavoro (CCNL), eventuali recuperi orari sono da effettuarsi soltanto se deliberati dal Collegio dei Docenti, al solo fine didattico mentre per cause di forza maggiore, come l’emergenza covid, non si deve recuperare.
PAGAMENTO SUPPLENTI COVID ANCORA NON CI SIAMO
Ci giungono segnalazioni che, anche se una quota significativa di personale supplente covid ha ricevuto seppure in ritardo il pagamento dello stipendio, un numero significativo di questi lavoratori non riceverà la retribuzione dovendo attendere l’anno prossimo. Questo è inaccettabile, aspettiamo di vedere se oggi 23 dicembre verranno messi in pagamento gli stipendi dovuti e poi se non sarà così agiremo di conseguenza.
RITORNO A SCUOLA IMPORTANTE RIUNIONE
Un’importante riunione sulla riapertura delle scuole si è svolta il 19 dicembre tra i ministri Azzolina, Boccia, Speranza, De Micheli, Lamorgese e i rappresentanti delle Regioni con l’obiettivo di produrre un documento condiviso definitivo sulla ripartenza di gennaio il prima possibile onde evitare il fai da te regionale.
Molte sono le misure previste, ad esempio bus privati per assicurare il servizio pubblico, militari per i tamponi agli studenti, scuole aperte di pomeriggio con ingressi scaglionati.
Le Regioni dovranno rivedere i calendari scolastici allungandoli, se necessari, fino al 30 giugno (ad eccezione per terza media e quinta superiore) in modo tale da recuperare il gap di apprendimento generato dalla didattica a distanza.
Alle Regioni il governo chiede di riorganizzare il servizio tenuto conto di smart working e aperture scaglionate dei negozi.
L’UNICOBAS AUGURA BUONE FESTE A TUTTI
LE NOSTRE ATTIVITA’ RIPRENDERANNO IL 7 GENNAIO
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