Il disegno politico di introdurre l’obbligo vaccinale per tutti mascherato da green pass col ricatto della perdita del posto di lavoro e dell’impossibilità di accedere ai locali pubblici era chiaro sin dall’inizio. E come sempre si è iniziato dalla scuola, il settore più debole, per poi estenderlo a tutti i settori lavorativi, pubblico impiego e privato.
Tutto questo con la complicità dei sindacati cosiddetti rappresentativi, ormai consociati al regime che si sta instaurando con la scusa della pandemia. Un regime che tra l’altro non ha fatto niente per mettere in sicurezza la scuola e gli altri posti di lavoro e punta tutto sul vaccino, come se un vaccinato non potesse infettarsi se non sono garantite le norme di sicurezza.
L’obbligo del green pass è un distrattore di massa, lo specchietto per le allodole, il fumo che nasconde l’arrosto e come sempre in tutte le pandemie servirà al governo per additare alla popolazione gli untori come responsabili delle ondate che seguiranno per la mancanza di rispetto delle più elementari norme di sicurezza.
AL VIA LE PROVE PRESELETTIVE DEL VI CICLO DEL TFA SOSTEGNO
Il 20 settembre, prenderanno il via le preselettive del VI ciclo del TFA sostegno:
•20 settembre 2021 (mattina) prove scuola dell’infanzia;
•23 settembre 2021 (mattina) prove scuola primaria;
•24 settembre 2021 (mattina) prove scuola secondaria I grado;
•30 settembre 2021 (mattina) prove scuola secondaria II grado.
Il test preselettivo è costituito da 60 quesiti a risposta multipla. Almeno 20 dei quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana.
La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 punti. Il test ha la durata di 2 ore.
IL TAR LAZIO BOCCIA IL DECRETO 182/2020 SUL NUOVO PEI SOSTEGNO
Il Tar Lazio, con sentenza n. 9795 del 14 settembre 2021 boccia il decreto Interministeriale numero 182 del 2020 recante l’adozione del modello nazionale di PEI e le modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità.
Le motivazioni dell’annullamento sono le seguenti:
•la prima di ordine procedurale, si è usato lo strumento del Decreto anziché quello del regolamento;
•la composizione del GLO viola la normativa primaria;
•alcune categorie di studenti con disabilità sono stati esonerati ingiustamente da deteminate discipline;
Le scuole si trovano ora di fronte ad un vuoto normativo e entro fine di ottobre, in base al dl 76 del 2017, le scuole avrebbero dovuto approvare i nuovi modelli.
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