PIA e PAI MA QUANDO MAI
– Lo spettacolo deve continuare – the show must go on! Si vuole far finta che non sia successo niente, ma non è così.
PIA piano integrato degli apprendimenti
Il ministero vorrebbe che il programma eventualmente non svolto per l’emergenza pandemica fosse esplicitato ed oggetto di recupero nel prossimo anno scolastico. Ma quando mai? Accade spesso che per svariati motivi si prosegua l’anno successivo qualcosa che non si è finito, magari perché l’insegnante si è ammalato e non hanno chiamato il supplente, magari perché non si voleva lasciare indietro qualche studente meno vispo e abbiamo rallentato i tempi, magari perché abbiamo preferito fare qualche uscita didattica per vedere cosa c’è fuori e abbiamo accantonato il programma. Quando mai siamo stati “schedati” per questo? Sottrarsi all’odiosa inquisizione. Evitare di dover rendicontare il lavoro recuperato. E quindi dichiarare, laddove sia possibile, che la programmazione nelle linee essenziali è stata portata a termine sul piano formativo. PAI piano di recupero individualizzato per gli alunni promossi con insufficienze Attenzione: la valutazione formativa non prevede insufficienze. Anche le note ministeriali richiamano il fatto che la valutazione della Dad non deve essere penalizzante. Evitiamo la trappola di fare corsi di recupero individualizzati a distanza all’inizio di settembre, non retribuiti. Quindi non assegnare recuperi. Quest’anno è andata così (e non poteva andare diversamente).
USB, COBAS E UNICOBAS ORGANIZZANO I CONTRO-STATI GENERALI
Stati Generali dell’Economia, fermiamo la Banda di Villa Pamphili!
Roma, Sabato13 dalle ore 11.00, V. III Giugno 1849 (incrocio tra V. di San Pancrazio e V. Aurelia Antica)
Mentre l’Italia si indebita sempre più col capitale finanziario italiano ed europeo, scaricando il debito sui lavoratori e le lavoratrici – nessuno fa nulla per nulla – un Conte assediato dai suoi stessi partner di governo tenta la carta della spartizione dei 173 miliardi a disposizione per il dopo Covid-19.
Gli Stati Generali dell’Economia, convocati in tutta fretta da Conte per il fine settimana, servono a buttare fumo negli occhi ad un Paese stremato, facendo credere che si apra un confronto democratico sulle cose da fare per uscire dalla crisi.
Ammonta a 173 miliardi il tesoretto complessivo posto sul tavolo del vertice di Villa Pamphili, e l’intenzione dei principali convenuti, forze di governo, Confindustria, istituzioni internazionali, banche e sindacati complici, è quello di partecipare alla spartizione di una torta mai così guarnita e consistente.
Grande confusione, tanti gli obbiettivi dichiarati ma tutti con poche, inattaccabili certezze: rilanciare gli interessi delle imprese, mantenere inalterato il sistema economico che ha portato il nostro Paese ad affrontare la pandemia Covid-19 senza aver previsto alcuna pianificazione, senza strumenti sanitari, economici e politici adeguati alla gravità della situazione. Il risultato sono state 34.000 vittime, centinaia di migliaia di malati, milioni di disoccupati e di persone senza reddito e certezze del futuro. Che di distribuzione sociale delle risorse in campo non se ne parli, emerge chiaramente anche dalle proposte di Colao & co, chiaramente scaturite direttamente dagli obiettivi del sistema delle imprese.
Saremo quindi anche noi a Villa Pamphili, a presidiare gli Stati Generali di Conte per dire che i soldi disponibili vanno utilizzati per restituire ai lavoratori e alla popolazione i diritti sottratti da anni di smantellamento dello stato sociale; per aggredire le disuguaglianze; dare lavoro e reddito stabile e garantito per tutti; riportare nel pieno controllo pubblico statale la sanità, l’istruzione e la ricerca riorganizzandone e potenziandone personale e strutture; rendere penalmente molto più rilevante ogni mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro istituendo il reato di omicidio sul lavoro; rendere sicuro ed adeguato il rientro a scuola per un milione fra docenti ed ATA ed otto milioni di studenti ben oltre il vergognoso protocollo sottoscritto dai sindacati pronta-firma; definire un grande piano di assunzioni per rilanciare la Pubblica Amministrazione e difendere l’ambiente; sottrarre al ricatto e allo sfruttamento, attraverso una vera regolarizzazione, migliaia di migranti; bloccare gli sfratti e finanziare la ripresa dell’edilizia economica e popolare senza ulteriore consumo di suolo; nazionalizzare le imprese strategiche e sottrarre alle multinazionali il destino della manifattura italiana; riformare gli ammortizzatori sociali estendendone a tutti la possibilità di utilizzo; impedire colpi di mano sul contratto nazionale ed impedire un utilizzo delle nuove forme di lavoro come lo smart working in funzione di isolamento dei lavoratori; fermare l’aziendalizzazione della scuola nonché la selezione di classe per gli studenti e lo smantellamento dei diritti collettivi; revisione del Titolo V della Costituzione contro ogni ipotesi di autonomia differenziata.
Su questi principali ma certamente non esaustivi obbiettivi di fase saremo sabato13 dalle ore 11 in prossimità del vertice degli Stati Generali dell’Economia per rappresentare i nostri punti all’ordine del giorno e avviare una fase di mobilitazione permanente che durerà per tutto il tempo necessario e che dovrà necessariamente prevedere mobilitazioni a carattere nazionale.
Promuovono:
Unione Sindacale di Base, Cobas, Unicobas, Potere al Popolo, Federazione Giovanile Comunista Italiana, Opposizione Studentesca d’Alternativa, Noi Restiamo, Fronte della Gioventù Comunista, Sinistra Anticapitalista, Partito Comunista dei Lavoratori, Rete dei Comunisti, Collettivo Militant, Movimento per il diritto all’abitare, Partito della Rifondazione Comunista
COME VERRANNO PUBBLICATI I RISULTATI DI SCRUTINI ED ESAMI
La nota 9168 del 9 giugno del ministero ha fornito chiarimenti sull’applicazione dell’O.M. 11/2020, relativa alla valutazione finale degli alunni, riguardo alla pubblicazione degli esiti degli scrutini e degli esami che verranno pubblicati attraverso l’affissione nell’albo dell’istituto, come tra l’altro correttamente indicato nelle O.M. 9 e 10/2020 relative all’esame di stato del primo e secondo ciclo.
La nota inoltre prevede che per quest’anno la pubblicazione all’albo degli esiti degli scrutini debba riferirsi alla sola indicazione per ciascuno studente “ammesso” o “non ammesso” alla classe successiva. Lo stesso si prevede per gli esiti degli scrutini di ammissione agli esami di stato del secondo ciclo.
Quanto alla possibilità di pubblicazione on line dei suddetti esiti, la nota prevede che sarà possibile pubblicare in via esclusiva gli esiti delle classi intermedie, con la sola indicazione per ciascuno studente “ammesso” o “non ammesso” alla classe successiva, esclusivamente nell’area riservata del registro elettronico a cui accedono studenti e famiglie della classe di riferimento.
Ai voti in decimi, anche inferiori a sei, riferiti alle singole discipline potranno accedere, con le proprie credenziali, solo ogni singolo alunno e ogni singola famiglia.
Quindi divieto per le istituzioni scolastiche di pubblicare on line gli esiti degli studenti al termine dello scrutinio.
UNICOBAS Scuola & Università
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