E’ L’IMPLICITA AMMISSIONE DEL FALLIMENTO DI UNA POLITICA DI PURO RISPARMIO CHE NON HA VOLUTO METTERE LE SCUOLE IN SICUREZZA
Il governo con il decreto legge n° 1 del 7 gennaio e con la circolare applicativa n° 11 del 8/1/2022 cerca disperatamente e in modo contraddittorio di porre un argine al dilagare del covid dentro e fuori le scuole e implicitamente ammette il fallimento di una politica avventurista tutta tesa al risparmio e alla conservazione dello status quo.
Si è puntato e si continua a puntare tutto sui vaccini senza fare niente per mettere in sicurezza le scuole con un piano di investimenti strutturali basato su un ripensamento totale degli spazi e una diminuzione del numero di allievi per classe, senza distribuire gratuitamente mascherine FFP2 a studenti, docenti e personale ATA, facendo respirare aria viziata e piena di virus nelle classi a causa della mancanza di impianti di aerazione e purificazione dell’aria, senza un vero potenziamento dei trasporti e il ripristino delle figure mediche e infermieristiche per ogni istituto.
Si nega l’evidenza, ci si ostina a mantenere le scuole aperte senza sicurezza e si cerca il capro espiatorio da additare al volgo, dopo anni di tagli di ospedali e posti letto: il no vax ultracinquantenne che secondo il governo probabilmente intaserà le terapie intensive e che per questo dovrà pagare anticipatamente100 euro di multa.
Si scarica la responsabilità di mettere le classi in DAD sui presidi, sui comuni, sulle regioni in zona rossa e arancione perché non si vuole ammettere il proprio fallimento.
L’unica possibilità per uscire da questo stato di cronica emergenza, in parte voluta dal governo, è una chiara presa di coscienza da parte dei lavoratori e degli studenti che è giunta l’ora di riprendere nelle proprie mani le sorti della scuola in una prospettiva di lotta e non di mera lamentela.
Le prossime elezioni RSU possono essere una prima occasione per costituire un’alternativa sindacale nella scuola visto che i sindacati cosiddetti rappresentativi si stanno sempre più rivelando complici delle scelte del governo.
Candidatevi alle prossime elezioni RSU con l’Unicobas ed iniziamo il percorso. Per candidarsi inviare una mail di adesione a info@unicobaslivorno.it
IN DIRITTURA DI ARRIVO IL BANDO DEL CONCORSO SCUOLA SECONDARIA
Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha pronto il Decreto dipartimentale 23 del 5 gennaio 2022 che conferma la formula della prova scritta computer based.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Istruzione sul proprio sito, come è accaduto nel caso del concorso ordinario infanzia e primaria, fornirà il calendario delle prove.
I 50 quesiti della prova scritta saranno ripartiti nel modo seguente:
• per i posti comuni, 40 quesiti a risposta multipla distinti per
ciascuna classe di concorso, volti all’accertamento delle competenze e delle
conoscenze del candidato sulle discipline afferenti alla classe di concorso stessa. I quesiti vertono sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’Istruzione 9 novembre 2021, n. 326;
• per i posti di sostegno, 40 quesiti a risposta multipla inerenti alle
metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. I quesiti vertono sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’Istruzione 9 novembre 2021, n. 326;
• per i posti comuni e di sostegno, 5 quesiti a risposta multipla sulla
conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e 5 quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.
UNICOBAS SCUOLA E UNIVERSITA’
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