Il Ministero fa pressioni alle scuole per avviare dal prossimo anno scolastico 2025-26 la sperimentazione della “filiera tecnologico-professionale”. Il Ministero ci riprova e chiede nuovamente che Collegi docenti e Consigli d’istituto votino o esprimano un parere favorevole.
Questa sperimentazione va respinta, perché distrugge l’istruzione tecnica e professionale, riduce di un anno il percorso di studi abbassando il livello di preparazione degli studenti e facendo saltare posti di lavoro.
Invitiamo pertanto a vigilare attentamente sull’ordine del giorno dei prossimi collegi docenti degli istituti tecnici e professionali e qualora la proposta di sperimentazione sia posta in votazione presentare una mozione di voto sfavorevole. Ne mettiamo a disposizione un esempio. Analogamente sarà bene sensibilizzare anche i componenti del Consiglio d’Istituto affinché anche in quelle sedi la sperimentazione non sia approvata. (Ricordiamo che a presiedere il consiglio d’istituto è un genitore, il quale insieme alla giunta stabilisce l’odg, e che non c’è nessun obbligo di mettere in odg un punto come la sperimentazione)
MOZIONE DA PRESENTARE AL COLLEGIO DOCENTI
Il Collegio docenti del…………..riunito il giorno……
esprime parere contrario alla sperimentazione della filiera tecnologico professionale per le seguenti motivazioni:
– la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di studi riduce il livello di preparazione degli studenti introducendo addirittura l’apprendistato a 15 anni, limita l’accesso a percorsi universitari e introduce una competizione dannosa tra il percorso quinquennale e quello quadriennale di filiera;
– la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di studi comporta una perdita di posti di lavoro docenti e ATA, poiché oltre alla perdita secca di un anno di scuola, il curriculum sarà rivisto a favore di ore gestite da agenzie esterne, con perdita di ore curricolari e laboratoriali;
– la forte interferenza nella programmazione didattica di rappresentanti del mondo produttivo comporta gravi limitazioni alla libertà di insegnamento e un attacco all’istruzione pubblica, svalutando l’attività docente e e anticipando meccanismi quali la privatizzazione e l’autonomia differenziata;
– il mondo della scuola non è stato coinvolto in questa riforma per cui le richieste/pressioni esercitate sugli organi collegiali per approvare la sperimentazione appaiono fuori luogo;
– le scuole hanno avviato a settembre le iniziative di orientamento per pubblicizzare presso le famiglie e gli studenti delle future classi prime un’offerta formativa caratterizzante e non ritengono pertanto serio e sensato modificare l’azione di orientamento in questa fase dell’anno proponendo una sperimentazione i cui dettagli attuativi sono ad oggi poco sconosciuti, così come le risorse che dovrebbero sostenerla.
Per questi motivi il Collegio docenti respinge la proposta di adesione alla sperimentazione della filiera tecnologico professionale e qualsiasi parere favorevole alla sperimentazione
Allo stesso modo rifiuta di comporre commissioni di studio e di approfondimento della sperimentazione della filiera.
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