NON VOGLIAMO PIU’ SENTIR PARLARE DI NUMERO CHIUSO
ROTAZIONI E DOPPI TURNI , VOGLIAMO SOLUZIONI CONCRETE
PER GLI SPAZI DELLE SCUOLE LIVORNESI !
Ancora una volta si ripropone la questione degli spazi per le scuole superiori di Livorno. Il mondo della scuola si sta mobilitando su questa problematica e Unicobas ha convintamente aderito alla manifestazione promossa dal collettivo Scuola di carta per giovedì 7 dicembre, così come sostiene le prese di posizione delle RSU e delle componenti scolastiche delle varie scuole.
Quella dell’edilizia scolastica non è un’emergenza, ma un problema annoso e costante che non trova soluzioni perchè affrontato senza capacità e senza programmazione da parte dell’ente locale deputato alla gestione degli spazi delle scuole superiori. Da anni va avanti il balletto delle succursali non risolutive, la cannibalizzazione degli spazi di una scuola ai danni dell’altra, l’affitto di locali che alimentano la speculazione privata nutrita con soldi pubblici. L’ente Provincia è privo di risorse, come è noto, ma evidentemente non ha nemmeno la capacità di intercettare finanziamenti e di dare vita a una progettualità che dia una svolta a questa situazione.
E le risposte sono sempre le stesse, già viste nel tempo. Lo spauracchio del numero chiuso (come nell’autunno del 2019), da cui poi si fa marcia indietro per scaricare la palla ai Dirigenti scolastici, a cui la Provincia dice che dovranno decidere forme organizzative fantasiose se vogliono accogliere tutte le richieste di iscrizione: rotazioni di aule, rotazione di tempi realizzate con doppi turni pomeridiani o settimane stracorte, definizione di criteri di selezione. Quattro anni fa addirittura la Provincia propose di sconvolgere l’offerta formativa delle scuole disaggregando e riaggregando indirizzi. Un improponibile gioco dei bussolotti con la didattica. Una deresponsabilizzazione inaccettabile. Come abbiamo detto tante volte, l’ente locale pensi a mettere a disposizione spazi idonei e provveda alla dovuta manutenzione degli stessi. Tutto ciò che attiene alla didattica e alle modalità di organizzazione più efficaci compete alle scuole, intendendo con questo termine non i singoli Dirigenti, ma tutte le componenti della comunità scolastica e gli organi collegiali. A ciascuno le proprie competenze.
Ci rendiamo conto che la situazione è generale. Le enormi risorse del PNRR non sono finalizzate né a risolvere problemi di edilizia e messa in sicurezza né a ridurre il numero di alunni per classe incrementando l’organico. Un fiume di soldi per attivare spazi virtuali, mentre le scuole restano fatiscenti edifici che accolgono classi pollaio. Contro questa deleteria politica scolastica abbiamo protestato e scioperato e continueremo a farlo. Il quadro generale comunque non può ridurre la gravità della situazione locale. Abbiamo un serio problema a livello cittadino, che non può essere risolto con il peggioramento della didattica, con la riduzione del diritto allo studio, con la penalizzazione dell’offerta formativa. La Provincia si attivi e cerchi soluzioni, anche in sinergia con altri enti locali.
UNICOBAS Scuola & Università
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