COMUNICATO STAMPA 29.1.2018 NO AL CONTRATTO DELLA MISERIA: SCIOPERO PER LA DIGNITÀ DELLA SCUOLA IL 23 FEBBRAIO

In 12 anni (perché a causa della triennalizzazione della parte economica non sono 10) di blocco contrattuale, persino secondo gli
esperti CGIL (come dimostrano le tabelle della FLC di Torino), rispetto all’aumento del costo della vita abbiamo perso in media
almeno 15.000 euro netti.

Ora sappiamo che ‘a recupero’ (a chi andrà bene) ne arriveranno solo 300 (collaboratori, assistenti e docenti
Infanzia e Primaria, in media, avranno meno). Sappiamo che gli ‘aumenti’ del contratto saranno persino inferiori a quelli già
sottoscritti per parte del pubblico impiego (35 euro medi netti, anziché 45) e quasi la metà del comparto ‘sicurezza’, e che con molta
probabilità decorreranno da Aprile (se non da Maggio) senza altro ‘recupero’. Del resto questo è quanto venne sottoscritto nel
Novembre 2016 da Cgil, Cisl, Uil, Snals & C., a pochi giorni dal voto sul referendum (l’ ‘endorsement’ sindacale per un rinnovo che
stiamo ancora aspettando e che tuttavia non bastò a Renzi per vincere).

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