Per la prima volta le famiglie degli allievi dovranno utilizzare la piattaforma ministeriale “Unica” per tutti gli ordini di scuola, dalla primaria alle superiori. Per la scuola dell’infanzia invece la richiesta resta cartacea.
Ci sono due novità: la sperimentazione della nuova filiera tecnologico-professionale “4+2” (vedi news del 11/12/2023) e l’introduzione del liceo del Made in Italy.
Per quanto riguarda la sperimentazione della filiera, introdotta prepotentemente del ministro Valditara e dove sono presenti elementi di incostituzionalità, invitiamo i dirigenti scolastici a non aderire e i docenti a pronunciarsi contrari in collegio docenti nel caso che qualche dirigente scolastico abbia la malaugurata idea di voler aderire.
Per quanto riguarda il liceo Made in Italy il disegno di legge è stato approvato da parte della Camera dei deputati nella seduta del 7 dicembre e dovrà ora passare anche al Senato e i tempi sono davvero ristretti.
Secondo la sottosegretaria all’istruzione Paola Frassinetti (FdI) il nuovo liceo “preparerà la classe dirigente necessaria alla promozione e alla tutela delle nostre eccellenze” e “ colmerà un vuoto in questo campo e interverrà nell’ambito della capacità di tutelare, valorizzare e promuovere le eccellenze italiane nel mondo. Le materie riguarderanno prevalentemente argomenti di tipo giuridico-economico, saranno previste anche filosofia, due lingue straniere, inoltre saranno attivati i percorsi di tirocinio con le imprese per rafforzare la connessione col tessuto economico-produttivo di riferimento”. Anche in questo caso si va a braccetto con Confindustria nell’ottica della privatizzazione. Questo nuovo liceo non dovrebbe “soppiantare” il liceo economico sociale e pare che entrambi coesisteranno.
FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO PER LA TRANSIZIONE DIGITALE
PUBBLICATE LE ISTRUZIONI OPERATIVE
Il Ministero ha pubblicato le istruzioni operative con la nota prot. n. 141549 del 7 dicembre 2023 con la quale fornisce indicazioni, alle scuole individuate quali nodi formativi locali del sistema di formazione per la transizione digitale, per la progettazione e la gestione dei percorsi formativi per il personale scolastico (dirigenti scolastici, dsga, personale ATA, docenti, personale educativo).
La piattaforma per la progettazione resterà aperta dalle ore 15.00 del giorno 14 dicembre 2023 alle ore 15.00 del giorno 29 febbraio 2024.
E’ prevista la formazione sulla transizione digitale di circa 650.000 tra docenti, dirigenti e personale ATA attraverso la realizzazione di circa 20.000 corsi di formazione da effettuarsi entro il 30 settembre 2025 e la creazione di centri di formazione locali. Nei progetti di formazione dovranno essere coinvolte tutte le oltre 8.000 scuole italiane.
Le tipologie di attività formative che possono essere attivate sono le seguenti:
percorsi di formazione sulla transizione digitale, laboratori di formazione sul campo e comunità di pratiche per l’apprendimento.
Questa formazione calata dall’alto è irrispettosa dell’autonomia e del protagonismo delle istituzioni scolastiche in materia formativa e inoltre non può essere ignorato quanto previsto nell’ipotesi di CCNL per il comparto “Istruzione e Ricerca” firmata il 14 luglio scorso rispetto al pagamento delle ore di formazione effettuate in eccedenza rispetto alle 80 ore complessive previste per le attività funzionali all’insegnamento. Infatti nella nota non si prevedono fondi per pagare i corsisti, ci sono solo soldi per pagare i docenti dei corsi e i tutor per cui sono necessarie ulteriori risorse da definire con la prossima legge di bilancio.
Le nozze con i fichi secchi come al solito.
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