NEWS 17/11/2022 – NON SOLO CONTRATTO

IL MINISTERO AVARO ANCHE CON LE CASELLE DI POSTA ELETTRONICA

Con la nota 3807 del 7 novembre il ministero ha fornito “precisazioni” in merito all’utilizzo della casella @posta.istruzione.it arrivano. Il personale docente, educativo, ATA può chiedere l’attivazione della casella solo se ha un contratto di minimo 60 giorni e la casella deve essere tenuta attiva solo se strettamente necessaria all’attività lavorativa.
Il Ministero precisa che per tutti i servizi del portale ministeriale, non è indispensabile avere una casella istituzionale “@posta.istruzione.it”, ma è sufficiente avere un indirizzo email personale ed eventualmente un indirizzo PEC, registrati sulla propria area riservata.
Per risparmiare il MI invita il personale docente, educativo, tecnico e ausiliario, a richiedere la casella di posta ministeriale solo quando strettamente necessario e a revocarla non appena cessi l’esigenza di utilizzarla.

LA CONTRATTAZIONE ENTRA NEL VIVO

Dopo la miseria degli aumenti stipendiali inizierà la contrattazione sulla parte normativa. Uno degli argomenti più scottanti sarà la formazione obbligatoria in orario di servizio, o meglio introdotta nell’orario di servizio, come prevede l’atto di indirizzo ministeriale in modo da evitare che venga pagata col fondo d’istituto.
In sostanza il ministero vuole che la formazione diventi un dovere allungando l’orario di lavoro senza oneri quindi vuole anche che la formazione avvenga al di fuori delle ore di lezione onde non dover pagare supplenti o chiudere le scuole.
Questo vale per tutti, docenti ed ATA. Il bello, o meglio il brutto, viene ora secondo la logica del bastone e della carota, una carotina piccola piccola. Siamo vigili.

AUMENTI STIPENDIALI CORRISPOSTI NEL CEDOLINO DI DICEMBRE

Oltre agli incrementi stipendiali verranno corrisposti, nel cedolino di dicembre, anche gli arretrati spettanti che saranno sottoposti a tassazione separata.
Infatti l’articolo 17, comma 1, lettera b), del Tuir prevede che sono soggetti a tassazione separata «gli emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente riferibili ad anni precedenti, percepiti per effetto di leggi, di contratti collettivi, di sentenze o di atti amministrativi sopravvenuti, o per altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti».
Questo tipo di tassazione fa sì che gli importi spettanti non concorrano a formare il reddito complessivo, evitando così, a causa della progressività delle aliquote IRPEF, di comportare per il contribuente un carico fiscale eccessivamente elevato. Magari questo!

NEGLI ULTIMI 20 ANNI I FONDI PER L’ISTRUZIONE SONO DIMINUITI DEL 27,2%

Venti anni fa “veniva destinato all’istruzione il 5,5% del Pil e alla ricerca lo 0,7% ed era poco, oggi l’Italia spende ancora meno per l’istruzione: il 4% circa del Pil e per ricerca lo 0,5%“. A dirlo è stato il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, in avvio del seminario “Scuola e università per il futuro dell’Italia” che si è tenuto a Roma per raccogliere indicazioni per la stesura del nuovo rapporto da realizzare il prossimo anno.

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casella posta-elettronica

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