NEWS 13/9/2021 – CONTINUA LA FOLLE CORSA AL GREEN PASS

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto legge n. 122 del 10 settembre che ha ampliato l’uso del green pass nelle scuole, oltre che nelle università e nelle Rsa.
Oltre al personale scolastico il nuovo decreto estende l’obbligo di possedere il green pass a chiunque acceda alle istituzioni scolastiche, educative e formative. Quindi anche i genitori dovranno avere il pass per entrare negli istituti frequentati dai figli. Nel decreto si conferma che questa disposizione non si applica ai bambini e agli studenti.
Come nel decreto precedente queste norme restano in vigore sino al 31 dicembre prossimo.
E’ prevista una sanzione dai 400 ai 1000 euro per chi, pur avendo l’obbligo, non ha il green pass. Per docenti e ATA c’è la sanzione aggiuntiva della sospensione dello stipendio dopo cinque giorni. Sanzioni anche per i dirigenti che non controllano.
Da oggi 13 settembre i dirigenti scolastici, o i loro delegati avranno a disposizione una piattaforma per poter controllare, in tempo reale, ogni giorno, lo stato (attivo/non attivo) del green pass dei dipendenti. Basterà entrare entrare nella piattaforma e selezionare la propria scuola per poter visualizzare l’elenco dei pass attivi e non attivi.
Tanta efficienza però non è stata messa nel mettere le scuole in sicurezza: niente è stato fatto per ridurre il numero di alunni per classe e per ampliare l’organico del personale, ci saranno come l’anno scorso più di 200 mila supplenti annuali.

IN FASE DI CONVERSIONE IN LEGGE IL DECRETO 111

Inizierà nei prossimi giorni alla Camera l’esame del decreto 111 che dovrà essere convertito in legge entro il 5 ottobre prossimo. La Commissione Affari Sociali a cui è stato affidato il decreto ha chiarito che l’assenza ingiustificata che determina la sospensione dal servizio per i lavoratori che non hanno il green pass rappresenta una fattispecie del tutto diversa rispetto all’assenza ingiustificata prevista dalle norme già esistenti (CCNL e TU 165/2001):
“La questione va inquadrata nei termini della specialità della norma introdotta dal decreto-legge 111/2021. Il comma 2 (articolo 9-ter) non sostituisce la previgente disciplina, che continua ad applicarsi, ove ricorra. Crea però una ulteriore fattispecie di “assenza ingiustificata” – per mancato possesso della “certificazione verde COVID-19” – che conduce ad una conseguenza giuridica peculiare: a decorrere dal quinto giorno, la sospensione senza stipendio e la riammissione in servizio non appena si sia acquisito il possesso del certificato verde”.

QUINDI I LAVORATORI CHE VENGONO RESPINTI E MANDATI A CASA PER IL MANCATO POSSESSO DEL GREEN PASS DEVONO FARSI CERTIFICARE DAL DIRIGENTE SCOLASTICO CHE SI SONO PRESENTATI E POI SONO STATI RESPINTI PER LE RAGIONI DI CUI SOPRA, ALTRIMENTI RISCHIANO IL LICENZIAMENTO PER L’ASSENZA INGIUSTIFICATA PREVISTA DA CCNL E TU. QUALORA IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI RIFIUTASSE CHIAMARE LA FORZA PUBBLICA PER FAR VERBALIZZARE L’ACCADUTO.

PRESENTATO IL RICORSO AL TAR CONTRO IL DECRETO 111

I legali dell’Unicobas hanno depositato in data 7 settembre il ricorso al TAR Lazio contro il decreto 111 e le circolari applicative. Vediamo se il TAR riuscirà ad aggirare le ordinanze della Cassazione che impediscono ai presidi di sospendere i lavoratori in questo specifico caso dove la sanzione massima è di gran lunga superiore ai 10 giorni previsti dalla normativa vigente.

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DL 122 del 10-9-21

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