Contestazioni in tutta Italia contro la fallimentare politica scolastica del governo, soprattutto da parte degli studenti delle superiori i quali sostengono che: «La Dad è un sistema classista e poco efficace, nonché nocivo sia a livello mentale che fisico, contestiamo la decisione del governo di riaprire i negozi e tenere invece chiuse le scuole, ponendo, come sempre, il profitto e l’economia davanti all’istruzione».
Azzolina per salvare poltrona e governo rilancia spandendo una cortina fumogena fatta di ristori e fantasiosi atti di indirizzo in stile neoliberista e “dadaista”.
NELLA SCUOLA AZIENDA C’E’ BISOGNO DI RISTORI
«Non credo si possa pensare di recuperare d’estate: bisogna recuperare oggi …… è più facile chiudere la scuola perché la scuola non ha bisogno di ristori. Sarò io oggi a chiedere i ristori formativi: ci sono anche bambini della scuola primaria che sono andati a scuola meno, ma so bene che vengono da 3 mesi di dad dell’anno precedente. Chiederò ristori formativi per fare apprendimenti potenziati anche nel pomeriggio, per fare educazione all’affettività e incrementare l’aiuto psicologico» afferma Azzolina in una intervista a Uno Mattina.
Serviranno per gli «apprendimenti potenziati» da svolgere nel pomeriggio. In pratica, sono «corsi di recupero» dove si farà «educazione all’affettività» e «aiuto psicologico». Stanziati ben 5 milioni e 532.195 euro, cifra irrisoria già stanziata per il 2021 nel decreto «ristori I-IV» di dicembre e riproposta poche ore prima della crisi del governo.
La domanda che sorge spontanea è: se gli allievi delle superiori escono anche alle ore 16 del pomeriggio a causa degli scaglionamenti saranno felici di farsi ristorare all’imbrunire magari saltando anche la cena oltre al pranzo?
Il problema forse potrebbe essere risolto facendo ristori on line, perlomeno nei giorni dispari, quando Azzolina dice che la DAD funziona bene, ma non nei giorni pari quando dice che non «funziona più».
ATTO DI INDIRIZZO: TANTO FUMO E UN PESSIMO ARROSTO
Un atto di indirizzo del ministero sulla scuola, con dieci priorità politiche, che si incardina nella logica neoliberista e meritocratica tanto cara a Renzi e ai suoi predecessori con l’aggiunta della DAD. E quindi si vuol stravolgere il contratto nazionale introducendo bonus accreditati in base alla performatività e alla capacità del personale di portare «progetti» nella scuola.
E poi viene la DAD: con l’invito agli insegnanti di adottare nuove metodologie che vadano anche oltre la classica lezione frontale, magari sfruttando la didattica digitale: “è necessario mettere in campo azioni volte alla promozione e alla diffusione di metodologie didattiche innovative, che incentivino la partecipazione diretta degli studenti nella costruzione del sapere e facilitino l’integrazione tra gli apprendimenti formali, informali e non formali a vantaggio dell’orientamento e dell’apprendimento permanente“ e ancora “saranno intensificate le iniziative volte a promuovere tra gli insegnanti la diffusione di nuove metodologie didattiche che, anche superando la tradizionale lezione frontale, siano utili a tradurre le potenzialità della tecnologia in paradigmi didattici innovativi” e ancora “porre in essere azioni significative per supportare il processo di sviluppo della didattica con il digitale, anche attraverso l’incremento delle risorse stanziate sul fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche”.
Insomma un arrosto indigesto con tanto fumo neoliberista, meritocratico e “dadaista”.
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atto-di-indirizzo-politico-istituzionale-MI-2-del-4-gennaio-2021