DI FRONTE ALLE INADEMPIENZE DEL GOVERNO
CHE RIAPRE LE SCUOLE NON IN SICUREZZA
GIOVEDI’ 24 E VENERDI’ 25 SETTEMBRE SCIOPERO
E MANIFESTAZIONE A LIVORNO IN PIAZZA GRANDE
Ministero ed Uffici Scolastici con l’organico di diritto hanno validato ancora le “classi pollaio”, non calcolando neppure il tasso di ripetenza. Il Ministero ha preso un’unica misura per
l’anno scolastico 2020/2021: un solo metro fra le “rime buccali” (che consente persino 80 cm. di distanza fra i banchi): metro “statico” (neppure “dinamico”).
Ciò produce in media ben oltre 20 alunni per classe.
Ventiduemila assunzioni arriveranno SOLO per il prossimo anno, le altre latitano, come ancora il 15% di un organico assolutamente sotto-stimato. Più della metà dei posti chiesti in più dai Presidi in sede di organico di fatto viene in questi giorni negato dal Ministero, persino nelle scuole Primarie.
Manca almeno il 50% degli insegnanti di sostegno. In Belgio massimo 10 alunni con 4 metri quadrati a testa, per Germania e Regno Unito gruppi di 15 e separazione di 2 metri (previsti anche in Spagna). Per non assumere, dispongono ridicole “distanze” per la scuola, se messe a confronto con un semplice esercizio postale o commerciale.
DI FRONTE A QUESTO SFASCIO DELLA SCUOLA PUBBLICA L’UNICOBAS
CONFERMA GLI SCIOPERI E LE MANIFESTAZIONI DEL 24 E 25 SETTEMBRE
CHE CI SARANNO IN TUTTA ITALIA
A LIVORNO IL 24 E IL 25 MATTINA MANIFESTAZIONE-PRESIDIO IN PIAZZA
GRANDE (giovedì 24 h. 9-12,30 e 17-19,30 e venerdì 25 h. 9-12,30)
PER VENERDI’ MATTINA ABBIAMO CHIESTO UN INCONTRO COL PREFETTO
PER ILLUSTRARE LE NUMEROSE PROBLEMATICHE
INERENTI ALLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE
GOVERNO BOCCIATO: LE NOSTRE PRINCIPALI RIVENDICAZIONI:
-Ribadiamo ciò che abbiamo chiesto con forza, in presenza, al Governo Conte nel corso degli Stati Generali: massimo 15 alunni per classe ed assunzione di 240mila insegnanti (il terzo necessario in più per ridurre il numero di alunni per classe), molte più stabilizzazioni di quanto previsto, anche per il personale Ata e nella Scuola dell’Infanzia, escluso dai concorsi banditi.
-NO al precariato “usa e getta” (assunzioni a singhiozzo con licenziamento previste dal Ministro Azzolina in caso di nuovo lockdown).
-Le linee guida e le indicazioni del Cts sono confuse e contraddittorie, non garantiscono né sicurezza, né buona didattica.
-Troppo pochi gli investimenti strutturali, senza un radicale cambiamento di orientamento delle ormai trentennali scelte politiche di impoverimento e dequalificazione della scuola. La Scuola deve venir posta al centro di un vero progetto di ripresa del Paese.
-Stabilizzazione diretta degli specializzati di sostegno,
-Assunzione di almeno 50mila collaboratori scolastici e 20mila fra personale di segreteria e tecnici.
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