Il modo di agire del governo riguardo alla scuola ricorda molto quello di Totò nei suoi film migliori quando al suono del triccheballacche gridava: “ Attenzione …… battaglione …. è uscito pazzo o’ padrone ……..”.
In realtà il “padrone”, cioè il governo, non è pazzo ma sta semplicemente cercando di risparmiare il più possibile sulle spalle dei lavoratori della scuola, degli studenti e delle loro famiglie ricorrendo a giochetti tipo quello delle tre carte.
Prima si annuncia che occorreranno 4 mq per allievo per poter mantenere il dovuto distanziamento (un metro in ogni direzione, quindi un quadrato di lato 2) poi, quando ci si rende conto che in questo modo bisognerebbe dividere a metà tutte le classi e che è troppo oneroso allora si annuncia che i 4 mq possono essere ridotti tranquillamente a due (rettangolo lati 1×2).
Poi quando ci si accorge che 2 mq a persona corrisponde circa a quanto esige la normativa attuale: “…per ogni persona (docente, alunno) presente in una aula, deve essere garantita un’area netta di 1,80 metri quadri nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado e 1.96 metri quadri nella secondaria di II grado oltre ad una altezza minima di 3 mt “(D.M. 18 dicembre 1975 : “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica” ) e consapevoli che questa normativa non viene in moltissimi casi rispettata allora i nostri cari governanti e chi per loro hanno scoperto il metro “da bocca a bocca” che ci porta pari pari alla condizione pre-covid per cui non ci sarà alcun bisogno di dividere classi o cose del genere, basta al massimo spostare qualche allievo da una classe all’altra.
Questo per quanto riguarda aule ed edilizia scolastica ma lo stesso modus operandi lo troviamo rispetto agli organici, non c’è stato nessun aumento di organici né sul diritto né sul fatto, anzi in alcuni casi si è continuato a tagliare formando classi di 35 allievi ed oltre.
Sono i fatti quelli che contano e non gli annunci ( vedi quello di Azzolina di assumere fino a 50 mila precari in più tra docenti ed ATA), magari messi anche in leggi da approvare ( vedi legge di conversione decreto rilancio) ma messi in forma tale da non impegnare nessuno e soprattutto non quantificati.
Il fatto poi che nella legge di conversione si dica che questi supplenti ( che non si sa quanti saranno) verranno licenziati all’istante per giusta causa e senza indennizzo qualora in corso d’anno scolastico l’emergenza sanitaria dovesse cessare oppure in caso di nuovo lockdown è estremamente eloquente: si vogliono solo tappare i buchi col massimo risparmio ed il massimo sfruttamento.
Dopo decenni di depauperamento e sfascio della scuola pubblica ad opera di governi di ogni colore era questa l’occasione di cambiare rotta, di approfittare per rilanciarla ed invece si è scelto di continuare ad affossarla.
ARCURI COMPRA I BANCHI MONOPOSTO PER IL DISTANZIAMENTO BUCCALE
Arcuri gestirà l’appalto, la cifra è ingente: oltre i duecento milioni di euro! La maggior parte saranno tavolini classici, il banco di legno con il sotto banco per i libri, costa in media 50-60 euro.
I banchi innovativi, colorati e con ruote che piacciono alla ministra non sono piaciuti e le scuole ne hanno chiesti solo qualche migliaio, manco questa ha azzeccato.
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